Bucarest (TidPress) – Chi sostiene che la capitale della Romania è una caotica e rumorosa città balcanica deve fare una passeggiata sulle rive del Lago Herastrau per ricredersi. Chilometri e chilometri di roseti, prati e boschi di aceri e salici si estendono, come prolungamento dei maestosi boulevard della “Piccola Parigi”, a partire da un piazza che, non a caso, si chiama Charles De Gaulle.
La mattina presto, decine di giardinieri e addetti alla pulizia sono all’opera con decespugliatori e antiquate, ma efficienti a giudicare dai risultati, scope di saggina. Molti lavorano tenendo con una mano il cellulare all’orecchio e con l’altra il ferro del mestiere. Ogni metro quadrato di parco, comunque, è pulito ed ordinato.
Il Lago Herastrau |
Sullo sfondo un palazzo dell’epoca di Stalin |
A parte il personale di servizio, qualche pensionato seduto sulle panchine ed alcuni ragazzi che si allenano con la canoa sul lago sotto la guida di un istruttore che urla con un amplificatore a tutto volume, di mattina il parco è deserto e silenzioso. Tutti al lavoro in città o all’estero. Forse i bighelloni non sono tollerati come ai tempi di Ceausescu? Un pattuglia di vigilantes a cavallo perlustra il lungolago ed uno di loro mi lancia uno sguardo diffidente mentre lo fotografo.
Dopo le diciassette il Parco Herastrau subisce una metamorfosi. Prima si riempie di frotte di pattinatori sui rollerblade. Vanno a velocità folle sul lungolago lastricato di pietra, ma sono abilissimi e non si sfiorano mai. Con il passare delle ore il traffico aumenta: si aggiungono i ciclisti, anche loro velocissimi e verso il tramonto gli appassionati di jogging.
La sera avanza e si accendono le luci dei bar, dei ristoranti e, per ultime, quelle delle discoteche.
Sembra che tutta la Bucarest giovane, ricca, bella e sportiva si sia data appuntamento sulle rive di questo lago.
Sullo sfondo il palazzo di stile moscovita sulla cui cima un tempo brillava un’enorme stella rossa. Venti anni fa sia la stella rossa che la statua di Lenin sono state abbattute. Guardando questa folla di giovani scattanti, allegri ed eleganti sembra sia passato un secolo.
Entro nel locale L’Isoletta che dicono sia di Ramona Badescu. Si trova di fronte ad un’isola verdissima, nel cuore del lago. Gruppi di trentenni dall’aria di essere o voler essere in carriera prendono l’aperitivo prima di cena. Il clima è quello della “Milano da bere” degli anni Ottanta: benessere conquistato da poco, fashion e rampantismo. Per godersi pienamente l’attimo che fugge bisogna venire qui a Bucarest?
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20.06.2009
La statua di Charles de Gaulle |
Vigilantes a cavallo |
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