Terre d'Europa

San Pietroburgo: festa e tragedia dipinte di rosso sulle porcellane di Inna Olevskaja

di Svetlana Kokoshkina

Brillano di rosso la composizione dell’albero con le uova di Pasqua e le forme geometricamente tragiche dedicate alla Cecenia. Enigmatici i volti dei giovani con occhiali di vetro non trasparenti.


Foto di Ilya Kokoshkin

Foto di Ilya Kokoshkin

San Pietroburgo (E.T.News) – Non lontano dal corso Nevskij, in una nuova sala della Galleria del Design, è esposto, nella mostra “Oggetti simbolici”, il mondo immaginario di Inna Olevskaja, artista decorativa (porcellana), pittrice e autrice di costumi teatrali .
Inna lavora da più di trenta anni nel Laboratorio artistico presso la Fabbrica di porcellana Lomonossov di San Pietroburgo. Le sue opere si trovano nelle collezioni dell’ Ermitage e del Museo Russo, del Museo Storico di Mosca, del Museo di porcellana della Fabbrica Lomonossov , nelle collezioni dei musei di diversi paesi.
Dal 1969 le sue opere sono state esposte in America, Germania, Giappone, Canada, Inghilterra.
Per raggiungere il mondo particolare creato da Inna Olevskaja si sale al secondo piano per una scala ripida. Sembra sia un percorso pensato apposta per far abbandonare il mondo grigio reale delle strade pietroburghesi non ancora primaverili ed emmergersi totalmente nell’ambiente surreale variopinto chiuso tra le pareti di mattone e abitato dalle opere in porcellana candida e dipinta, dalla stoffa brillante di gonne gonfie, cappelli e scarpe di forme capricciose color fantasia.
E questo sentimento di festa dell’anima non abbandona l’ospite durante la visita della mostra e si conserva a lungo nella memoria.
Gli oggetti esposti non hanno niente in comune con i pezzi tradizionali che ci si aspetterebbe in una mostra del genere: quasi non ci sono i soliti servizi da te` o da caffe` di linee e disegni tradizionali e di carattere sentimentale.
La maniera della pittrice e` diversa, quasi virile, piena di potenza fisica e spirituale. Dominano linee acute, angoli ostili, figure e pezzi di misure grandi, delle vere sculture in porcellana, composizioni fatte di pezzi autonomi. La potenza spirituale e il drammatismo filosofico delle composizioni si trasmette tramite il color candido della porcellana che la pittrice preferibilmente lascia naturale senza una macchia di colore (“Genio e Malvagita` sono due cose incompatibili”, 1990-1999, 11 pezzi. Composizione spaziale-architettonica. Doratura sulla porcellana, metallo, bisquit).
I soggetti legati alla letteratura russa e mondiale, veri acquarelli sulla porcellana, sono anch’ essi di colori tristi e severi (“Nostalgia per il Secolo d’argento”) Come la nostra vita, sono enigmatici e complicatamente modellati i profili dei volti dei giovani contemporanei, con occhiali di vetro simbolicamente non trasparenti che si ripetano in diversi angoli dell’esposizione – installazione
( “Toss”, 1998.Composizione spaziale. 6 pezzi. Porcellana bianca smaltata).
Ma e` solo una faccia della maniera artistica della pittrice.
Un’altra dimensione della sua arte si presenta al contrario tramite
l’esuberanza, il culmine dei colori. La potenza artistica, prima espressa tramite l’ascetismo, adesso non ha limiti coloristici. Un rosso di diverse sfumature, l’oro, il bianco e il nero, il rosso e il nero, un verde variabile, un giallo sfuggente ecc. Colori intensi dominano dappertutto; ci giungono persino dalle tazze dipinte coraggiosamente sulle forme di Malevič (Kazimir ed Una, 2002.Teiera e tazza. Forma di Malevič. Disegno sopra porcellana smaltata; “Comunicazione urgente”, 2003. Teiera e tazza. Forma di Malevič. Disegno sopra porcellana smaltata). Si infiammano di colori grandi piatti decorativi con soggetti letterari e storico-artistici (“L’arte e` il canto gigantesco dell’umanita` di se stessa” 1977). Brillano di rosso la composizione multiforme con albero dalle uova di Pasqua e una serie di forme geometricamente tragiche dedicate alla Cecenia (“Cecenia”, 2001.Composizione spaziale. 16 forme. Disegno sopra la porcellana smaltata).
Anche la vetrina con costumi teatrali e` piena di una fantasia coloristica esuberante. I quadri con cavalieri dei secoli passati, con le dame dai visi che fanno ricordare lineamenti della pittrice stessa, penne, merletti, sete, velluto, specchi sui mobili antichi, anche tutto questo e` un mondo simbolico, suntuoso e turbolento.
Inna Olevskaja si considera allieva di Tchekhatikhina-Potozkaja, la famosa pittrice russa sulla porcellana del secolo scorso. I critici notano in piu`
un rilevante legame dell’arte di Inna Olevskaja con l’avanguardia russa dell’Ottocento: con Malevič ed altri. La pittrice riesce a stabilire un legame particolare tra diverse epoche, segni e simboli della storia umana e artistica.
All’inizio della sua attivita` Inna Olevskaja ha scelto l’ esperimento e con questo ha intuito una tendenza estremamente attuale dello sviluppo artistico basato sulle forme e materiali nuovi, tecnologie e idee del design.
Info: San Pietroburgo, via Bolšaja Konjušennaja, 2
Tel. +7 812 102 0510
Fax: =7812 315 0113
La mostra e` aperta fino al 1. 05.04.


Foto di Ilya Kokoshkin
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