Terre d'Europa

Svizzera slow
Musica per il futuro

Testo e foto: Elvira D’Ippoliti



 In due villaggi del Vallese e dei Grigioni le case di montagna raccontano la storia svizzera

Ernen (TidPress) – La tradizione può essere rivoluzionaria. Ernen è un piccolo paese del Vallese, nella Alta Valle di Goms, vicino a Brig e sulla rotta del treno panoramico Glacier Express cha da Zermatt “calca” binari di montagna regalando emozioni fino a St. Moritz. Da trentasette anni la chiesa barocca di Ernen, leggermente discosta dalla minuscola piazza del paese, Dorfplatz, ospita un importante festival musicale dal promettente nome di “Festival del futuro”.
“Quando sono arrivato ad Ernen per la prima volta”, racconta Francesco Walter ,il direttore artistico, “era febbraio e c’erano cumuli di neve ovunque. Mi sono detto: qui non resterò mai. Sono passati quasi dieci anni e il bianco invernale, i fiori di primavera, l’estate fantastica e l’autunno dorato, continuano a darmi l’impressione di vivere in vacanza”. Anche se il lavoro non manca. Come dimostra il programma di quest’anno dedicato alle svolte, o meglio ai punti di non ritorno, della storia musicale. Un esempio su tutti: il balletto “Le sacre du printemps” di Stravinskij che scandalizzò il pubblico durante la prima nell’anno 1913 ed il cui arrangiamento per pianoforte,fatto dall’autore stesso, darà l’avvio al festival l’11 luglio prossimo.

Ernen

Vals: casa tipica dei Walser

Visitare Ernen ed il paesino “gemello” di Mühlebach a pochi chilometri di distanza, equivale a un viaggio nella storia dell’architettura svizzera. Il giallo dell’autobus postale colora una giornata livida e fredda: dalla stazione ferroviaria di Fiesch è partito solerte e alcuni minuti dopo l’arrivo del treno. Puntualità è il contrario di fretta. In Svizzera questo concetto è stato innalzato ai massimi livelli di confort di viaggio. Si vive in una sorta di ingranaggio fluido e allo stesso tempo perfetto, che permette di fare soste a piacimento, cambiare mezzo di trasporto, scoprire piccoli tesori e fare ritorno alla base che si è deciso di eleggere. Senza mai affannarsi e gustando perciò appieno ogni particolare del percorso. Nella Valle di Goms le persone si conoscono ed estendono volentieri la propria cordialità ai visitatori. “Si accomodi e si goda il tragitto”, invita l’autista del postale notando l’incertezza tipica del turista. “Eccoci sulla grande piazza principale”, ironizza poco dopo fermandosi davanti ad un severo edificio di pietra che un tempo ospitava la prigione.

Il paesino è un inno alla tranquillità. Si percorrono piccole strade tracciate come ghirigori sulla neve: durante la passeggiata si ammira un antico affresco che rappresenta Gugliemo Tell; un tipico Heidenhaus (casa dei pagani) così nominata perché lo stile anomalo potrebbe, secondo una credenza popolare, spostare la datazione indietro nel tempo fino ad arrivare al periodo antecedente la cristianizzazione; un museo che è la dimostrazione “vivente” di come un signore del luogo poteva permettersi di vivere e cioè in stanze rivestite di legno dipinto, riscaldate da grandi stufe e con il conforto di un ambiente in muratura adibito a cucina. Il resto della popolazione aveva la necessità di condividere e quelli che oggi sembrano chalet un po’ sghembi sono antichissimi – il più antico si trova a Mühlebach e un sistema di datazione basato sugli anelli nel legno lo colloca nell’anno 1381 – Stadel (fienili). Al piano inferiore si trovava un deposito per attrezzi o una stalla per piccoli animali. La parte superiore poggia su corti pilastri di legno ed era adibita a magazzino per le merci più pregiate. Per evitare sgradevoli visite da parte dei topi, alla sommità di ogni pilastro è posto un disco di pietra che i roditori non riuscivano a scalare. Una dolce collinetta su cui si trova una cappella fa la guardia alle preziose e ancora vissute testimonianze architettoniche di Mühlebach, mentre la chiesa barocca di Ernen dedicata a S. Giorgio stupisce con il suo altare barocco che cela una curiosità: uno dei dipinti è fissato su un pannello scorrevole e facendolo scivolare di lato si svela una nicchia con la statua di S. Valentino che è esposto solo nel giorno della sua festa.

Lasciando la Valle di Goms e riprendendo la rotta del Glacier Express, si può far tappa a Ilanz (la Matterhorn Gotthard Bahn ha lasciato nel frattempo il “testimone” alla Ferrovia Retica) per imbarcarsi nuovamente su un postale verso Vals nei Grigioni. Il tragitto in questo caso non è breve e l’autista dell’autobus, durante la mezz’ora abbondante di tornanti attraverso un bosco fitto e a tratti tenebroso, è spesso costretto ad azionare il clacson che produce un suono che è una via di mezzo tra un corno d’alta montagna a tre toni ed il segnale che mandavano gli alieni nel film “Incontri ravvicinati del terzo tipo”. Si ha l’impressione di addentrarsi in una fine del mondo, impressione confermata della preferenza data in passato dagli abitanti ai viaggi verso l’Italia, dall’altra parte della montagna, per rifornirsi di merci.

Anche a Vals le case scrivono un’importante pagina di architettura antica. Le case “walser” sono in legno e la facciata, per isolarle meglio dal freddo, è rivestita di sottili lamelle intagliate e inchiodate una ad una, che le danno un po’ l’aspetto assurdo di una casa-pesce con le squame. Le case sono attraversate da un lungo corridoio che termina sul retro e su cui si aprono gli appartamenti un tempo abitati da diverse famiglie. Al piano di sopra si trovano le camere da letto, nelle quali si preferiva a volte riunire nella stessa stanza figli di diverse famiglie, ma dello stesso sesso. La vita era difficile e la montagna che sovrasta il paese una sfida quotidiana su cui far pascolare le mucche o le pecore, per procurarsi latte e lana. Si condivideva la casa e ci si stringeva attorno al paese, consci di trovarsi in una “stessa, difficile barca”. Una filosofia di vita che emerge nei racconti degli abitanti del paese, senza pesantezze e priva di tristezza. Un’occasione per scoprire un lato semplice e autentico della Svizzera.

Informazioni utili:

www.musikdorf.ch
www.vals.ch

Matterhorn Gotthard Bahn
www.mgbahn.ch

Ferrovia Retica
www.rhb.ch

13.01.2011

La cappella di Mühlebach

Ernen: St.Georg
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