Zurigo (TidPress) – Basta alzare gli occhi dal lungofiume per vedere i colori della montagna. Si sale a Central sul tram numero 6 e si scende al capolinea dopo venti minuti tra campi di grano, frutteti e boschi fittissimi. Siamo arrivati a Zürichberg. Il vento ci sospinge verso un tipico albergo svizzero di un secolo fa: i tetti molto spioventi e le pareti esterne rivestite di mattoni laccati di bianco e di rosso.
E’ il luogo ideale per trascorrere una notte riposante. E’ circondato da sculture in legno grezzo o colorato, figure elicoidali di pietra bianca incastrate in cerchi di marmo scuro. Il percorso d’arte accompagna alla parte contemporanea dell’hotel. Un edificio circolare rivestito di legno che s’integra alla perfezione con la natura che lo circonda. Un gioiello architettonico molto particolare. L’interno è una spirale su cui si affacciano le porte delle camere che si allungano all’esterno verso gli alberi ed il prato non recintato.
In estate le tonalità verdi filtrano esplosive attraverso la grande vetrata della camera del Sorell Hotel Zürichberg , arredata con mobili di design.
Sorell Hotel Zürichberg |
Il Lago di Zurigo da Zürichberg |
A poche centinaia di metri è stato piantato di recente un frutteto con settantaquattro alberi di pere, mele, ciliege e prugne. Su un cartello, accanto ai nomi e cognomi dei settantaquattro donatori è scritto con precisione svizzera un numero, riportato anche sulla mappa. Chi lo desidera può verificare in loco se il donatore si è anche preso cura della crescita dell’albero.
La giornata a Zürichberg inizia nel grande salone rettangolare della prima colazione. La semplicità geometrica dei tavoli e dell’arredo, l’unica panca con lo schienale fuori misura che prende un’intera parete, tutto induce ad una veloce prima colazione, presupposto di una giornata dinamica. Veloce, ma anche varia e nutriente, secondo la tradizione elvetica. Il latte, lo yogurt ed il burro sono così freschi che sembrano provenire dalle mucche che pascolano sui prati vicini. Le marmellate di frutti di bosco sono ancora più gustose e profumate, dopo averle spalmate su una sottile fetta di pane croccante. Il caffé lungo, senza zucchero, accompagnato da una fetta di torta, offre sensazioni nuove e piacevolissime.
Leggeri e carichi di energia usciamo alla scoperta della montagna preferita dagli zurighesi che in ogni stagione arrivano qui a praticare trekking, mountain bike, percorsi vita con attrezzi fissi o riposanti passeggiate per osservare la flora e gli uccelli.
Ci tuffiamo nel labirinto di strade e sentieri che attraversano il bosco cittadino, incrociando ogni tanto attrezzatissimi ciclisti e trekker.
In un piccolo stagno, quasi nascosto dalla fitta vegetazione, un grande cartello molto visibile ammonisce: è vietato abbandonare nell’acqua i pesciolini rossi. Una lunga spiegazione chiarisce come l’introduzione questa specie ittica, originaria della Cina, ha conseguenze negative sull’equilibrio dell’ecosistema di altri territori. Chi ha il problema di collocare da qualche parte un Carassius auratus è invitato a collegarsi ad un indirizzo internet (Amici dell’Acquario di Zurigo).
Dopo mezz’ora di cammino a piedi da Zurichberg si è passati ad Adlisberg, la montagna attigua, leggermente più alta, ricoperta di prati. L’atmosfera è quella dell’alpeggio. Edifici rurali, stalle, bovini neri e senza corna della razza Galloway al pascolo.
C’è anche una via diretta per arrivare quassù. Una funicolare (Die Dolderbahn) collega in pochi minuti il centro della città (Römerhof) a questi luoghi (Waldhaus Dolder e poi un breve tratto a piedi). E’ incredibile. In pochi attimi si passa dall’ambiente metropolitano a quello alpino. Tra le due parti della città non c’è dicotomia, ma osmosi. Il vento fresco di Adlisberg soffia verso il lago ed arriva sulla Bahnofstrasse, trascinando con sé il muggito delle mucche Galloway ed il suono argentino dei campanelli.
Il ristorante Adlisberg è rinato un paio di anni fa all’insegna della nostalgia per il buon cibo di una volta. L’antica malga è stata restaurata, conservando la memoria della sua funzione passata. La grande sala da pranzo è la stalla. I tavoli, accostati alle mangiatoie, hanno i probabili nomi delle mucche che la abitavano: Fränzi, Piggy, Flavia, Heideli.
“Qui da noi, spiega il giovane direttore, vestito con una camicia a quadretti verdi sotto la giacca tradizionale contadina senza risvolti, si servono solo prodotti svizzeri: dalle carni ai formaggi, dai vini alle birre”.
L’incontro con i cibi preparati da Ruth e Stefan, i due chef del locale, è un’esperienza inebriante. E’ la continuazione delle forti sensazioni visive ed olfattive della mattinata: dal profumo degli alberi e dei cespugli dei boschi a quello dei prati delle malghe. I sapori sono semplici e decisi. Come quello della toma di caprino al forno, servita su letto di verdure, o del formaggio che riempie i ravioloni fatti in casa. La minestra zurighese al vino bianco è delicata. Squisito il mezzo pollo cotto nel fieno. Il polpettone con abbondante ragù e puré di patate, la specialità della casa, ha l’aspetto ed il gusto rassicurante dei piatti della nonna.
Ritorniamo a piedi verso Zürichberg e poi percorriamo sul fianco della montagna una strada in piano, dalla quale l’occhio spazia sul lago, la città vecchia ed il Limmat. Un cartello avvisa: “animali selvaggi liberi”.
Incomincia a piovere a dirotto e siamo senza ombrelli. Ci fiondiamo su una stradina in pendenza: la Hinterbergstrasse. Scendiamo di corsa alcune rampe di scale tra villini immersi nel verde.
Arriviamo ad una fermata di filobus, molto prima di quanto ci saremmo aspettati.
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Informazioni utili:
Il sito dell’ente del turismo della città di Zurigo:
www.zurigoturismo.com
„Art And The City“ in programma fino al 23 settembre 2012 è un festival dell’arte che si svolge a Zurigo nel quartiere di Zürich West. 43 opere di artisti internazionali, esposte all’aria aperta lungo un percorso urbano nel quale arte e divertimento si incontrano tra le vie caratterizzate dalla densa presenza di locali notturni, teatri e ristoranti ricavati da ex fabbriche e magazzini e dove il nuovo avanza sotto forma di palazzi e grattacieli, sedi di uffici e ristoranti.
www.artandthecity.ch
Swiss Travel System
Per informazioni sul sistema integrato di trasporti su treno, bus e nave e prenotare lo Swiss Pass che racchiude in un unico biglietto la possibilità di usufruire di molti mezzi di trasporto, tra cui anche autobus e tram di città e l’accesso a diversi musei:
www.swisstravelsystem.ch
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Il treno Eurocity collega Milano e Venezia con le più belle città della Svizzera. I vantaggi di un viaggio a bordo dell’Eurocity si riassume con tre R: risparmio, relax, ristorazione.
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Svizzera Turismo
info@myswitzerland.com
Numero verde 00800 100 200 30
01.07.2012
Jogging tra i boschi di Zürichberg |
Il ristorante Adlisberg |