Terre d'Europa

Svizzera
Losanna sul Lemano

Testo e foto: Elvira D’Ippoliti



 Una città di lago e di sport: la generosa ed elegante capitale del Cantone Vaud è una campionessa di ospitalità

Losanna (TidPress) – In attesa dell’imminente metropolitana, a Losanna si continua a salire a piedi. E quello di sbagliare salita è l’errore più frequente del visitatore distratto. Gli abitanti della città sono un po’ “stambecchi” e alle otto di mattina già si inerpicano con lena per le vie del centro. Per imitarli e andare alla scoperta della città, meglio seguire le frecce indicate sulla piantina e possedere buone gambe. Il resto viene da sé: Losanna è accogliente, anche se il traffico “creativo” che affolla le sue strade la rende molto più simile a una città del sud, piuttosto che a un agglomerato urbano della nordica e montana Svizzera. Sarà la presenza esteticamente perfetta del Lago Lemano a donarle tanta vivacità, fatto sta, che a tratti con la fantasia si “vacilla” a tutt’altre latitudini. Meglio tenersi stretti alla realtà e dopo un po’ di “scalata” sostare sulla Place de la Palude. La colorata statua della giustizia sovrasta i bocchettoni di una fontana tipicamente svizzera e il Municipio che si trova di fronte dà una sensazione di solidità.

Fatti ancora pochi passi (in salita) si arriva alla Cattedrale. Il traffico allenta la sua morsa e una camminata tra le piccole vie a caccia di atmosfera e di negozietti è molto piacevole. La chiesa gotica, la cui costruzione fu iniziata nel 1150, è il punto di arrivo nel cuore di Losanna. Da qui si ha la sensazione di comprenderla, esserle davvero vicino e goderla appieno. Si sosta un po’ sulla terrazza panoramica e poi, per stare al “gioco” della città, si comincia a scendere. Giù per scale di legno d’altri tempi, ricche di scorci su piccoli locali pieni di fiori e di allegria. Una sensazione di benessere che a Losanna “vien vivendola”. A cominciare dai suoi grandi alberghi.

Il Lausanne Palace è una “cittadella” del lusso che invita tutti a godere appieno della sua ospitalità. E’ un po’ come vivere nella propria personale casa dei sogni. Le stanze sono arredate in stile classico ed elegante, e se si sceglie la “vista lago” si possono trascorrere ore a “perdersi” con il pensiero lungo le scie tracciate sull’acqua dai battelli o a seguire il profilo delle montagne. Il panorama si gusta anche dalla terrazza del ristorante “La Table d’Edgard”, dove il cibo onorato da una “stella” Michelin predispone al giusto stato d’animo contemplativo. Facile “perdersi” tra le tante altre possibilità offerte dall’albergo: i ristoranti “Sushi Zen” o la “Brasserie”, il piano bar cubano “Habana Club” o “LP’s Bar”, che è “il” locale dove tutti coloro che a Losanna vogliono contare”, turisti inclusi, si fanno vedere prima o poi. Il tutto “poggia” su un centro wellness che è un ovattato e perfetto mondo a parte, dove il verbo “prendersi cura di sé” viene coniugato in un caleidoscopio di allettanti e salutari possibilità. Dal Losanna Palace ci si “tuffa” direttamente nel quartiere più trendy, il Flon, oppure si sceglie la più tradizionale salita verso il centro.

La fontana con la statua della giustizia

Il “guet de la Cathedrale”

Più in basso, ma solo dal punto di vista geografico, il “Beau Rivage” è l’altro lussuoso punto fermo della città. L’albergo è composto da due edifici “distanti” quarantasette anni l’uno dall’altro, uniti dalla cupola liberty del ristorante “La Rotonde” e affacciati sul lago. Si entra nel “decano” (anno 1861) e si viene accolti in un ambiente raffinato e arioso. Il soffitto della hall è alto quanto tutto il palazzo e le stanze e le suite si aprono su un ballatoio che gira intorno al corpo centrale. A rendere ancora più unico l’ambiente, il panorama sul lago, che con le montagne e gli sbuffi di candide nuvole è come l’opera di un pittore romantico e sognatore. L’edificio più “giovane” ha elementi di art nouveau e nel suo interno ci si sente a stretto contatto con la storia. Nei saloni affrescati e ornati di stucchi si sono infatti svolti importanti incontri internazionali come le firma dei Trattati di Losanna nel 1923. Alla contemporaneità non può mancare un reparto Spa, la cui propaggine è una piscina: dalle sue acque si ammira il lago. E se a Losanna si è ospiti anche, o soprattutto, per provare il gusto del lusso, niente di meglio che una sosta nel bar all’aperto: si sorseggia un caffè su comode poltroncine di vimini, lasciando andare i pensieri lungo un rilassante percorso obbligato lastricato di serenità.

L’importante è esserci stati, potrebbe essere il motto di Losanna, parafrasando la celebre frase sulla partecipazione alle Olimpiadi, che con la città hanno uno stretto legame. Dal 1915 a Losanna ha trovato sede il Comitato Internazionale Olimpico e una visita al Museo Olimpico (a pochi passi dal Beau Rivage tra il verde dell’omonimo parco) è un’esperienza che appassiona anche i più distratti nei confronti delle vicende di questa antica festa dello sport. Molti atleti regalano al museo i loro attrezzi o l’abbigliamento e così nel moderno edificio abbellito da una “passerella a chiocciola” per salire ai piani alti, si tocca con mano l’evoluzione delle varie discipline. Una sezione del museo è dedicata alla storia delle Olimpiadi e un’altra ospita mostre a tema. In questo momento a farla da padrone è ancora Pechino con tanto di modellino dello stadio “Nido d’uccello”. Prima di entrare nel museo si passa sotto l’asta record di salto in alto: 2.45 metri.

Lo Chef stellato Edgar Bovier

Il “Sushi Zen”

Ma per volare in alto a Losanna basta salire di nuovo verso la Cattedrale. Dopo il tramonto la scalata può continuare all’interno di una delle sue quattro torri. Il “guet de la Cathedrale” è una delle poche vedette rimaste in Europa. La sua notte è attenta e solitaria (visitatori permettendo). Lo si incontra (dietro appuntamento) dopo aver affrontato i ripidi scalini di pietra e superando la strettoia di una cornice che non è adatta a persone che soffrono di vertigini. La città è distesa ai piedi del “guet”. In passato la sua guardia era fondamentale per prevenire disastrosi incendi. Adesso è un tradizionale “angelo custode” della città, che aspetta paziente i rintocchi dell’antico orologio, si copre il capo con un cappello nero a tesa larga, afferra la lanterna e affacciandosi ai quattro lati della torre, quattro volte grida: “C’est le guet. Il a sonné 10” (sono la vedetta e hanno suonato le dieci). E via così per le ore seguenti in una rassicurante litania. Tra un rintocco e l’altro il signor guet, Renato Häusler, trascorre il tempo in una stanzetta minuscola a stretto contatto con la campana della Cattedrale, leggendo o progettando eventi per raccogliere fondi per un’associazione di beneficenza.
La Losanna dell’avveniristico metro “in salita” custodisce con affetto le sue tradizioni e le sue bellezze: basta salire a scoprirle.

Informazioni utili:

Svizzera Turismo
www.svizzera.it
numero verde 00 800 100 200 30

Office du Tourisme du Canton de Vaud
Av. d’Ouchy 60 CP 164
1000 Lausanne 6
Tel: +41 (0)21 613 26 26
www.regione-del-lemano.ch
Lake Geneva Region Tourist Office
www.lake-geneva-region.ch

Lausanne Tourisme
Hall centrale della Stazione CFF
Place de la Gare 9
(tutti i giorni con orario 9 – 19)
Tel. +41 (0)21 6137373
www.lausanne-tourisme.ch

Lausanne Palace & Spa
Grand-Chêne 7 – 9
Tel. +41 (0)21 3313131
www.lausanne-palace.com
reservation@lausanne-palace.com

Beau-Rivage Palace
Place du Port 17 –19
Tel. +41 (0)21 6133333
www.brp.ch
info@brp.ch

Le Musée Olympique
Quai d’Ouchy
Tel. +41 (0)21 6216511
(aperto tutti i giorni dalle 9 alle 18)
www.olympic.org

26.09.2008

Il Beau-Rivage

Il Lago Lemano e le Alpi dal Beau Rivage
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